Pittura ad olio, tecniche e materiali - Capitolo 7: COLORE

Verso un futuro colorato: L'evoluzione continua dell'uso del colore nell'arte

La storia della colorazione nell'arte della pittura deve ancora essere scritta, e qui si può solo tentare un abbozzo preliminare. Suggerirei che l'argomento possa essere grossolanamente suddiviso in tre periodi, che potremmo chiamare la colorazione Primitiva, della Scuola dei Marroni e Impressionista.

Nel periodo Primitivo, l'uso del colore era spesso diretto e simbolico, con una gamma limitata che rifletteva le disponibilità dei pigmenti e la comprensione tecnica dell'epoca. Questo periodo è caratterizzato da un approccio piuttosto ingenuo e diretto al colore, spesso con un forte significato simbolico o decorativo.

La Scuola dei Marroni rappresenta un'epoca in cui dominava l'uso di toni terrosi, con una prevalenza di marroni, ocra e altri colori naturali. Questo approccio era in parte dovuto alla reazione contro il vivido colorismo del precedente periodo Rinascimentale e Barocco e mirava a un maggiore realismo e sobrietà espressiva.

L'Impressionismo ha segnato una svolta radicale nella storia della colorazione, con artisti che sperimentavano la luce e il colore per catturare le impressioni transitorie, anziché i dettagli solidi. Questo periodo è caratterizzato dall'uso di colori puri e dalla tendenza a evitare i neri e i marroni per le ombre, preferendo invece i blu, i viola e altri colori per creare profondità e volume.

Ogni periodo ha segnato una trasformazione nel modo in cui gli artisti comprendevano e utilizzavano il colore, rispondendo sia alle innovazioni tecniche che ai cambiamenti nei gusti estetici e nelle filosofie culturali. Una comprensione completa di queste fasi richiederebbe un'analisi dettagliata di come gli sviluppi tecnici, come la creazione di nuovi pigmenti, e le influenze culturali abbiano plasmato l'uso del colore nel tempo.