Oltre l'Imitazione: Ovvero L'Arte del Furto'
L'Alchimia dell'Arte: Trasformare il Vecchio in Sorprendentemente Nuovo
A chi appartiene la celebre massima "I buoni artisti imitano; i grandi artisti rubano"? Cercare di rispondere ci caccia in un labirinto di attribuzioni che sembra girare in circolo tra figure storiche della cultura, dell'arte e della letteratura, da Picasso a Steve Jobs.
Trovo ironico che questa frase viaggi tra tempo e spazio, rubando di volta in volta l'identità di chi la pronuncia e che ogni nuova attribuzione illustra perfettamente il concetto stesso.
Quando Austin Kleon esorta a "rubare come un artista", non sta incoraggiando le file di aspiranti creativi a trasformarsi in accaniti plagiari, armati di copia e incolla.
Questo libro (che ti consiglio caldamente di leggere), suggerisce un'immersione profonda nell'oceano dell'esistente, e ci invita a pescare ispirazioni, tecniche e visioni, perché cuociano a fuoco lento nella nostra mente, per diventare un nuovo piatto, condito dal nostro inconfondibile stile.
In questo processo di "furto artistico", la chiave non è tanto l'atto del prelevare, quanto quello del trasformare.
È come se Kleon ci dicesse: "Guarda, ammira, studia i tuoi eroi, ma poi fai tesoro di ciò che apprendi e crea un'opera nuova, vibrante di vita propria". Questo approccio legittima, e permette di ricontestualizzare ciò che impari in una nuova creazione artistica.
Forse, in un mondo dove ogni storia sembra già stata raccontata, l'arte del "furto creativo" può condurti verso tesori inesplorati, in fondo, ogni atto di creazione è un dialogo con il passato, un tango intricato con le ombre dei giganti tra cui ci aggiriamo.
Sotto questo aspetto c’è una connessione tra il mondo dell'arte e quello della scienza. Entrambi i campi si evolvono attraverso un processo di apprendimento collaborativo e costruzione collettiva e questo è affascinante.
In entrambi gli ambiti, l'atto di "prendere in prestito" idee non è visto come un tabù, ma piuttosto come una tappa essenziale nel percorso verso l'innovazione e la scoperta.
Continuare a imparare grazie alla combinazione e ricombinazione di idee esistenti, evidenzia un aspetto fondamentale della creatività: è la nostra unicità che ci permette di essere originali.
Arte e Scienza prosperano in questo ecosistema di idee condivise, dove il "furto" di concetti è in realtà un omaggio alla loro importanza e un riconoscimento del loro potenziale per nuove interpretazioni e applicazioni.
In entrambi i contesti, ciò che conta veramente non è l'origine dell'idea, ma come un artista o uno scienziato la trasforma e la adatta con una interpretazione personale. Questa diversità, questo "DNA creativo" unico a ciascuno di noi, che alimenta la vera originalità.
La metafora della "spugna" è particolarmente potente. Se ci pensi, ogni artista o scienziato, consapevolmente o meno, assorbe costantemente influenze dall'ambiente circostante. Ciò che rende questo processo così speciale è la capacità di filtrare, rielaborare e esprimere queste influenze in modi che rispecchiano la nostra unica prospettiva sul mondo. Questa capacità non solo arricchisce il campo in cui operiamo, ma contribuisce anche a una catena continua di ispirazione e innovazione.
Ciò che ci rende unici non è solo ciò che creiamo, ma come intrecciamo le nostre esperienze, conoscenze ed emozioni in ciò che facciamo.
In questo senso, ogni opera d'arte, ogni scoperta scientifica, porta in sé un pezzo dell'infinita mappa della creatività umana, segnata dalle innumerevoli vie tracciate da coloro che ci hanno preceduto e arricchita dai sentieri che noi stessi scegliamo di percorrere.