Il magico mondo dell'arte ha un unico dogma: "non ci sono regole, ma solo strumenti".
Questo mantra, rubato dal repertorio di Glen Vilppu, potrebbe sembrare una porta spalancata verso l'anarchia creativa, ma c'è un piccolo asterisco da considerare. Ecco, parliamo proprio di quell'eccezione alla regola.
Nel nostro amato angolo di Love Life Drawing, ci dilettiamo a discutere di principi come la semplificazione dei valori o delle forme, quasi come se fossimo in una cucina stellata a mescolare gli ingredienti per la ricetta perfetta. E poi ci sono le tecniche, tipo la presa prona (si, proprio quella che sembra una presa di judo) con una matita a carboncino per tirar fuori quei segni che fanno dire "wow". Questi non sono solo trucchi del mestiere, ma veri e propri alleati per:
1. Trasformare i nostri scarabocchi su un foglio bidimensionale in figure tridimensionali da toccare con mano.
2. Far sì che le nostre figure sembrino più umane di alcuni nostri conoscenti.
3. Creare composizioni che attirino l'attenzione come una vetrina di pasticceria francese.
Però, attenzione, l'arte non è un mero Frankenstein di effetti speciali. È la tua visione, quel qualcosa che trovi irresistibilmente affascinante o bello, e usi i tuoi strumenti per comunicarlo al mondo. Più sei bravo con questi strumenti, più la tua visione prende vita.
Adesso, non confondiamo il creare arte con il fare esercizi per impararla. Nel nostro studio di gruppo, per esempio, ci stiamo cimentando in studi a due valori, dove ci auto-limitiamo come in una dieta rigorosa. Il mese prossimo, invece, ci lanciamo nel mondo dei gesti, limitando i segni come un budget di fine mese. Queste regole e restrizioni, pur essendo utili nell'apprendimento, non sono sempre l'ideale per creare arte. (E se sei curioso di unirti al nostro gruppo di studio, ecco come fare).
In breve, l'arte è un viaggio dove le "regole" sono più suggerimenti e i tuoi strumenti i migliori compagni di viaggio. Buona creazione!