La logica della ramificazione: una breve guida agli alberi credibili
Leonardo ne sapeva sempre una più del diavolo!
Leonardo Da Vinci, con il suo sguardo acuto, ci svelò un segreto sorprendente: quando gli alberi si ramificano, i rami più piccoli seguono una precisa relazione matematica con il ramo principale da cui scaturiscono. Questa brillante intuizione venne successivamente confermata studi scientifici successivi.
Per semplificare il concetto, possiamo riassumere la regola generale in questo modo: ogni volta che il ramo di un albero si divide, i rami più piccoli sommati hanno la dimensione del ramo originale. Ha senso, se pensi che quando qualcosa si spezza, le sue parti non superano mai l'intero.
Da Vinci aveva una visione d'insieme dell'albero. Nel suo taccuino, scrisse che "tutti i rami di un albero in qualsiasi punto della sua crescita, messi assieme, hanno lo stesso spessore del tronco." In altre parole, se dovessimo piegare verso l'alto e comprimere i rami di un albero, esso sembrerebbe un massiccio tronco, mantenendo lo stesso spessore dall'alto verso il basso.
Nel 2011, un fisico francese, Christophe Eloy, ha gettato luce su questo principio di ramificazione degli alberi. In un momento di pausa dalla sua routine quotidiana come assistente professore all'Università della Provenza, Eloy ha fatto una scoperta sorprendente: la regola di Leonardo "è una conseguenza del... diametro dei rami regolato per resistere ai carichi indotti dal vento". In parole povere, da una prospettiva ingegneristica, se volessimo progettare un albero capace di resistere ai venti più forti, applicare la regola di Leonardo sarebbe la scelta ideale.
Mantenere questa regola in mente mentre dipingi gli alberi è un passo fondamentale per renderli credibili agli occhi degli spettatori.
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