Il viaggio di Leonardo, esploratore dei sogni
Un Viaggio nell'Inconscio e oltre, alla scoperta di mondi nascosti
C'era una volta, in un paesino appollaiato sul confine tra il reale e l'immaginario, un artista di nome Leonardo. Leonardo non era un artista qualunque; possedeva una chiara e inarrestabile vocazione per l'arte surrealista. Egli era convinto che, per poter veramente dipingere, dovesse prima navigare negli abissi dell'anima umana, esplorare quei meandri inesplorati che nemmeno la luce dell'intelletto osava sfiorare.
Una notte, sotto un cielo punteggiato di stelle che sembravano danzare al ritmo del cosmo, Leonardo ebbe una visione. Apparve davanti a lui un personaggio straordinario, il Mago dei Tarocchi, un essere che, con la sua sola presenza, trasformava l'ordinario in straordinario, il banale in magico. "Leonardo," disse il Mago con una voce che sembrava echeggiare dall'eternità, "sei pronto a intraprendere il viaggio più straordinario della tua vita? Sei pronto a tuffarti nell'oceano dell'inconscio umano per attingere all'essenza della tua arte?"
Con il cuore pulsante d'eccitazione e una punta di timore, Leonardo annuì. Così, armato di pennelli, colori e una insaziabile curiosità, seguì il Mago in un viaggio attraverso portali scintillanti e paesaggi onirici che sfidavano ogni logica. Ogni tappa del viaggio era una rivelazione, un frammento dell'anima collettiva dell'umanità che Leonardo apprendeva e trasformava in arte.
Affrontò i suoi timori più oscuri, danzò con le sue speranze più luminose e risolse gli enigmi dei suoi desideri più nascosti. Con ogni sfida superata, il suo stile si arricchiva, i suoi colori vibravano di nuove emozioni, e le sue tele si animavano con storie mai raccontate.
Alla fine del viaggio, quando il Mago lo ricondusse al suo studio, Leonardo era cambiato. I suoi occhi brillavano di una luce nuova, quella della conoscenza profonda che solo l'avventura nell'inconscio può regalare. E così, con pennellate guidate da una mano ora saggia, iniziò a creare. Le sue opere erano finestre su mondi nascosti, ponti tra il visibile e l'invisibile, dialoghi tra il reale e l'immaginario.
La gente veniva da lontano per ammirare le sue creazioni, e davanti ai suoi quadri, anche l'osservatore più scettico sentiva un brivido lungo la schiena, come se, in qualche modo, quelle immagini parlassero direttamente alla loro anima.
E Leonardo, l'artista che aveva osato esplorare l'universo sconfinato dell'inconscio con il coraggio di un vero mago dei tarocchi, divenne leggenda. Ma lui, sempre umile, sapeva che la vera magia non era nelle sue mani, ma in quel viaggio intrapreso con il cuore aperto, pronto a ricevere le meraviglie dell'infinito universo dell'anima
.
grazie Alessandro per avermi fatto scoprire il
viaggio nell'inconscio. Mariella