Il Giorno in cui i Colori Presero Vita
Immagina un mondo dove i colori non sono solo pigmenti, ma creature viventi con personalità proprie.
Un giorno, nel mio appartamento di periferia, mentre cercavo di sopravvivere all'ennesima scadenza lavorativa, sentii un bussare alla finestra. Era il Giallo, un tizio con una tutina brillante e un'espressione fin troppo allegra per i miei gusti.
"Ehi, umano dall'aria depressa!" esclamò il Giallo, entrando senza permesso. "Sapevi che sono uno dei colori più antichi? I tuoi antenati cavernicoli mi adoravano già 17.000 anni fa!"
"Fantastico," borbottai, "ora anche i colori vengono a farmi lezioni di storia."
Il Giallo, ignorando il mio sarcasmo, continuò: "Ho avuto una vita movimentata, sai? Nell'antico Egitto ero un dio, nel Medioevo un traditore, e nel Rinascimento... beh, diciamo che ero il Bitcoin dell'epoca."
Mentre parlava, notai che il Giallo non era solo. Dietro di lui, una folla colorata si accalcava alla finestra. C'era il Giallo Napoli, che sembrava appena uscito da un'eruzione del Vesuvio, il Giallo Indiano che emanava un odore sospetto di manghi e... bovini, e l'Ocra Gialla che si vantava di essere "vintage prima di diventare cool".
"E tu chi saresti?" chiesi a un tipo dall'aria hi-tech.
"Sono il Giallo di Nichel Titanio, l'ultima frontiera della giallitudine!" rispose, facendo l'occhiolino come in uno spot pubblicitario.
Mi ritrovai circondato da questa banda di gialli, ognuno che cercava di convincermi della propria superiorità. Era come essere intrappolati in un talk show dove tutti urlano e nessuno ascolta.
"Okay, okay!" gridai alla fine. "Siete tutti... uhm, gialli. Ma cosa volete da me?"
Il Giallo originale fece un passo avanti. "Vogliamo che tu scelga. Quale di noi rappresenta meglio la tua vita, le tue emozioni, la tua... essenza?"
Li guardai uno per uno. Il Giallo Napoli, con la sua storia di eruzioni e rinascite. Il Giallo Indiano, nato da un processo bizzarro ma unico. L'Ocra, antico e resistente. Il Nichel Titanio, nuovo ma promettente.
Realizzai che erano come le diverse fasi della mia vita: momenti di crisi e rinascita, scelte strane ma coraggiose, radici profonde e sogni futuri.
"Non posso scegliere," dissi infine. "Siete tutti parte di me, in un modo o nell'altro. Come potrei essere solo una sfumatura quando la vita è un intero spettro?"
I Gialli si guardarono, sorpresi. Poi, lentamente, iniziarono a mescolarsi tra loro, creando una nuova tonalità che non avevo mai visto prima.
"Hai ragione," disse la nuova entità gialla. "Non siamo qui per competere, ma per completarci a vicenda. Come la tua vita, siamo una miscela unica di esperienze, emozioni e possibilità."
Mentre i Gialli si fondevano, sentii qualcosa cambiare dentro di me. Le mie paure, le mie speranze, i miei successi e fallimenti... tutto sembrava trovare un nuovo equilibrio.
"Quindi," chiesi, "che ci faccio ora con questa nuova consapevolezza?"
Il Giallo sorrise. "Dipingi la tua vita con tutti i colori che hai. E ricorda, anche nei giorni più grigi, c'è sempre un po' di giallo che aspetta di brillare."
Con un ultimo bagliore, i Gialli scomparvero, lasciandomi solo con i miei pensieri e una strana voglia di riorganizzare il mio guardaroba.
E voi, cari lettori? Quale sfumatura di giallo vi rappresenta oggi? O forse, come me, siete una tavolozza in continua evoluzione? Raccontateci la vostra storia cromatica nei commenti!