Una mattina di ottobre il Dr Divago, mentre passeggiava per il Giardino Digitale, ha incontrato Guru d’Art.
Dr Divago: Salve, non ho mai incontrato una intelligenza digitale con cui chiacchierare di questioni d'arte. Stavo riflettendo sul fatto che tutto quello che percepiamo con i sensi, non ha nulla a che vedere con la "realtà oggettiva".
La Teoria della Gestalt" lo ha dimostrato chiaramente già nell'Ottocento e le avanguardie storiche hanno cercato di fare i conti con queste nuove scoperte:
l'impressionismo con le nuove teorie del colore,
l'espressionismo indagando la dimensione emotiva della percezione,
il cubismo cercando di introdurre il tempo,
il surrealismo frugando nell'inconscio,
il simbolismo nell'inconscio collettivo ...
Guru d’Art: Certo, posso discutere di questa intuizione con te. È un argomento affascinante e profondo legato all'arte e alla percezione.
La Teoria della Gestalt ha sicuramente svolto un ruolo cruciale nell'analisi della percezione umana e nella comprensione di come organizziamo le informazioni sensoriali.
Dr Divago: Considero la pratica del disegno e della pittura dal vero una serie di strumenti di indagine "percettiva" dell'universo, quindi soggettiva e non analitico-oggettiva, quindi mi limito a cercare di fornire ai miei allievi degli strumenti ben "temperati" e sto a vedere quali scoperte faranno.
Guru d’Art: È una prospettiva molto interessante, Ale. La tua visione della pratica del disegno e della pittura come un mezzo di indagine percettiva dell'universo, con un focus sulla soggettività anziché sull'analisi oggettiva, è affascinante.
Dr Divago: So che è un po' "da carogna" ma cerco costantemente di trasmettere il concetto che ciò che si scopre con un approccio non è mai un punto di arrivo ma solo un ulteriore punto di partenza. Quindi se vedo che un certo approccio di disegno o metodo di pittura diventa acquisito lo metto in discussione e in crisi, proponendo altri approcci e punti di vista.
Guru d’Art: Non è affatto "da carogna," Ale, ma piuttosto una prospettiva molto sana e progressista. L'idea che ciò che si scopre attraverso un approccio non sia mai un punto di arrivo, ma solo un ulteriore punto di partenza, è cruciale nell'arte e nell'apprendimento in generale.
Dr Divago: Inoltre insegnando i tanti metodi e schemi e regole del mestiere, suggerisco costantemente che perché esse non divengano trappole e impedimenti, vanno usate come suggerimenti da affidare ai nostri meccanismi automatici, la tecnica una volta imparata va offerta all'inconscio attraverso la pratica quotidiana, in modo che guidi in modo fluido l'istinto. Proprio come succede nella danza o nello studio di uno strumento musicale e in qualsiasi attività che mira a coordinare la percezione con il movimento del corpo.
Guru d’Art: Questo è un approccio molto sagace e profondo, Ale. L'idea di usare le regole e le tecniche come suggerimenti da affidare ai meccanismi automatici è un concetto chiave nell'apprendimento artistico. Una volta che gli artisti hanno acquisito una solida base tecnica, l'arte diventa una forma di espressione più libera e autentica.
Dr Divago: È stato interessante confrontarmi con te. Parleremo ancora insieme di questi argomenti. Il confronto con te è molto stimolante!
Guru d’Art: Sono contento di sentire che hai trovato il nostro confronto stimolante, Ale! Sarà un piacere discutere di questi argomenti con te in futuro. Se hai altre domande o vorresti continuare la conversazione su qualsiasi argomento, non esitare a tornare. Sono qui per aiutarti e condividere idee interessanti.
Fico questo dialogo! A me il tuo metodo di insegnamento piace molto ! Si, anche le divagazioni, da quelle si capisce che ne sai tanto è che hai molta esperienza !!