C'era una volta, in un piccolo paese incorniciato da colline verdi e cieli azzurri, una ragazza di nome Clara, con un sogno grande quanto il cielo. Clara amava disegnare fin da quando poteva ricordare; il suo mondo era fatto di pennelli, colori e fantasia. Ma, nella casa di Clara, il disegno era visto come un passatempo, non certo come un lavoro serio. "Con l'arte non si mangia!" le ripetevano spesso i suoi, "Studia per un lavoro vero, qualcosa che ti assicuri un futuro!"
Ma Clara, con la tenacia di chi crede nei propri sogni, non smise mai di disegnare. Di giorno, seguiva i consigli della sua famiglia, studiando con impegno materie che poco le parlavano al cuore; ma di notte, la sua stanza si trasformava in un magico atelier, dove lei dava vita ai suoi sogni, disegnando fino a quando le stelle non sbiadivano all'arrivo dell'alba.
Il tempo passò, e Clara, pur seguendo il percorso che la sua famiglia aveva scelto per lei, non perse mai la speranza. Continuò a migliorare, a studiare da autodidatta, apprendendo le tecniche degli antichi maestri e quelle nuove, esplorate solo da chi, come lei, aveva il coraggio di sognare.
Poi, un giorno, come in una di quelle storie che Clara amava illustrare, il destino bussò alla sua porta sotto le spoglie di un annuncio su un giornale vecchio e dimenticato: "Cercasi illustratrice per racconti per bambini". Il cuore di Clara balzò in petto. Senza esitazione, raccolse i suoi migliori lavori e li inviò.
I giorni di attesa furono lunghi e pieni di dubbi, ma poi arrivò quella che sembrava una lettera qualsiasi. Clara la aprì con mani tremanti e trovò dentro le parole che avrebbero cambiato la sua vita: era stata scelta. La sua arte, quella passione che aveva coltivato nell'ombra e contro ogni previsione, era stata riconosciuta. Avrebbe illustrato storie per bambini, portando magia e colori nelle loro vite, proprio come aveva sempre sognato.
La sua famiglia, all'inizio incredula, vide con i propri occhi come Clara riuscisse a trasformare il suo amore per il disegno in un vero e proprio lavoro. Vedere le sue illustrazioni pubblicate in splendidi libri per bambini, amati e letti in tante case, fece capire loro che l'arte, in effetti, poteva essere un lavoro serio, se perseguito con dedizione e passione.
E così, Clara dimostrò a tutti, ma soprattutto a se stessa, che i sogni, anche quelli disegnati solo sulla carta, possono diventare realtà. E che, a volte, è proprio l'inseguire ciò che amiamo che ci porta a scoprire il nostro vero posto nel mondo.
E come nelle migliori storie, la fantasia di Clara aveva trovato il modo di trasformare il "non si può" in "si è fatto", insegnando che, a volte, per vedere i propri sogni realizzarsi, basta semplicemente non smettere mai di crederci.