Il Conflitto Silenzioso tra Matita e Cervello
Come Liberare il Vostro Artista Interiore
Oggi voglio parlarvi del conflitto tra i due emisferi cerebrali nel processo del disegno, in particolare di come l'emisfero sinistro (logico-analitico) tende a ostacolare quello destro (intuitivo-spaziale) quando si cerca di rappresentare la realtà senza attingere a simboli preesistenti.
Il nostro cervello è una vera e propria orchestra di funzioni, un'armonia complessa dove ogni strumento, ogni parte, suona la sua melodia. Ma quando si tratta di disegnare, quest'orchestra può a volte riservarci delle sorprese, quasi come se due direttori d'orchestra, con visioni diverse, cercassero di condurre lo stesso pezzo.
Per risolvere questo conflitto dobbiamo guardare il mondo, e il nostro modo di disegnarlo, con occhi completamente nuovi!
La Danza Segreta dei Nostri Emisferi: Destro e Sinistro a Confronto
L'emisfero sinistro è il maestro della logica, l'analista preciso, quello che ama le regole, i simboli e le sequenze. Ci aiuta a fare calcoli, a leggere, a scrivere, a costruire frasi complesse. È il ragionatore, l'organizzatore, indispensabile per navigare nel mondo delle informazioni strutturate.
L'emisfero destro, invece, è l'artista intuitivo, il sognatore, quello che coglie l'insieme, la forma, lo spazio. È il direttore d'orchestra che ci permette di attraversare una strada trafficata senza dover calcolare la velocità di ogni auto al millisecondo. Non ha bisogno di simboli o sequenze logiche; la sua forza è la visione d'insieme, la percezione istantanea e atemporale. Pensate a quante volte abbiamo risolto situazioni complesse in un batter d'occhio, senza rendercene conto. Questo è il potere dell'emisfero destro in azione!
Il Nodo Cruciale nel Disegno: Quando il "Logico" Ostacola l' "Artistico"
Ora, qui sta il punto cruciale per un principiante: di fronte al compito di disegnare, spesso non sappiamo quale "direttore" debba prendere il controllo. E sapete chi tende a farsi avanti per primo? Il nostro amico emisfero sinistro, con la sua smania di classificare, simbolizzare e applicare schemi preesistenti.
C’è un esercizio che faccio fare quasi sempre a chi viene nel mio studio per imparare a disegnare. È un esercizio illuminante che mette in luce questo conflitto. Chiedo di disegnare due soggetti: una faccia a memoria e un oggetto reale posto davanti a lui (come un portanastro o una brocca). Il risultato, quasi nel 90% dei casi, è sorprendente. Il disegno della faccia appare spesso come un insieme di simboli stilizzati – occhi, naso, bocca – un po' come un geroglifico. È il nostro emisfero sinistro che, avendo già un "simbolo" di faccia immagazzinato dall'infanzia, lo tira fuori e cerca di usarlo per risolvere il problema in modo sbrigativo. Non gli importa di come sia la faccia che avete davanti, gli interessa solo applicare lo schema che già conosce.
Ma cosa succede con l'oggetto reale? Con il bricco, il nostro emisfero sinistro non ha un simbolo pre-costruito da utilizzare. Ed è qui che si verifica una sorta di "resa" del lato logico, che si inibisce e lascia finalmente spazio all'emisfero destro. Ed è proprio in quel momento che il vero disegno comincia! L'emisfero destro, quello intuitivo e spaziale, entra in azione. Inizia un processo di tentativi, di esplorazione, di coordinazione tra ciò che l'occhio vede e ciò che la mano disegna. Un po’ come quando si impara ad andare in bicicletta: si cade, si riprova, si aggiusta il tiro, finché non si trova l'equilibrio. Ed è un processo di apprendimento meraviglioso e naturale.
Liberare l'Artista che è in Voi
Quindi, il segreto per iniziare a disegnare con maggiore fluidità e realismo è imparare a far sì che il nostro emisfero sinistro "si ritiri in buon ordine" quando si tratta di osservare e rappresentare. Non si tratta di escluderlo, ma di capire quando le sue funzioni sono utili e quando, invece, è meglio lasciare spazio all'altro emisfero. Una volta che impariamo a gestire questo "conflitto", il processo di apprendimento del disegno diventa molto più agevole e gratificante.
Successivamente, il percorso si arricchisce imparando una serie di "maniere di guardare" specifiche, ovvero modi particolari di percepire gli oggetti che i pittori utilizzano istintivamente per organizzare il loro lavoro di rappresentazione. Ma di questo, se ne avrete voglia, potremo parlare a tempo debito!
In sintesi, imparare a disegnare significa prima di tutto imparare a far tacere il nostro critico interiore e il suo bisogno di simboli predefiniti. Si tratta di dare fiducia all'emisfero destro, quello che osserva senza giudicare, che percepisce le forme e le relazioni spaziali. È un esercizio di osservazione attenta e non giudicante, un vero e proprio "ri-apprendimento" del modo in cui percepiamo la realtà.
Non esitate a mettere in pratica l'esercizio della faccia e dell'oggetto: i risultati vi sorprenderanno e vi aiuteranno a capire meglio questa dinamica fondamentale.
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