Quasi tutti i disegnatori che mi piacciono tengono la matita in modo diverso da quello solito e non è un caso.
Chi è all’inizio, impugna la matita come se dovesse scrivere, ma scrivere e disegnare sono attività diverse.
Scrivendo si applica di solito una pressione costante sulla matita per creare linee uniformi, forme piccole e precise. Mentre disegnando spesso si utilizza una pressione variabile che crea linee e toni più vari e liberi.
Io adotto vari tipi di presa a seconda che stia tracciando linee di costruzione o stia gestendo il chiaro scuro. Per il tratteggio incrociato tengo la matita per la “coda” tra tre dita e tratteggio con un gioco di dita e polso, per tracciare linee implicite o impostare le masse della composizione, preferisco avere più libertà e muovo il gomito e la la spalla. Le linee scorrono più fluide e controllate anche se tengo il fianco della mano o un dito appoggiato al foglio.
A seconda del tipo di disegno, possono essere efficaci posizioni specifiche per ottenere particolari stili o effetti. Ad esempio, per linee sottili e precise, si tiene la matita più verticale, mentre per linee più larghe e sfumature, si tiene la matita - temperata a lancia - in una posizione più inclinata.
In generale, bisogna trovare una posizione confortevole, che permetta di controllare la matita in modo efficace per creare il risultato desiderato.
Ti consiglio di sperimentare diverse posizioni per trovare quella per te più giusta, perché siamo tutti diversi e ciascuno ricerca insegue obiettivi diversi e sviluppa il proprio stile.
In un prossimo intervento ti proporrò vari esercizi che per me e i miei allievi sono risultati utili.
Aggiungo qualche link a un paio di video, uno in inglese e uno in italiano che parlano dell’argomento in modo che secondo me corretto ed efficace.
Mi interessa molto avere la tua opinione su questo argomento e sapere se hai suggerimenti da condividere. Scrivimi qualcosa nei commenti!